Un percorso attraverso cui indagare il processo creativo e gli aspetti legati all'allestimento di uno spettacolo.
Tre liceali pugliesi, medaglie d’oro alle Olimpiadi Mondiali di Robotica
La storia di Giulio Gismondi Paolo Vairo e Andrea Tarasca del Liceo Scientifico Edoardo Amaldi di Bitetto (BA).
Redazione Galattica

La scintilla
A volte basta una scintilla. Magari proprio la notte di Natale. Così è capitato a Giulio Gismondi, studente del Liceo Scientifico Edoardo Amaldi di Bitetto (BA), che insieme a due suoi compagni, Paolo Vairo e Andrea Tarasca, cercava una soluzione innovativa per un problema sempre più emergenziale: migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti.

Medaglia d’Oro alla WRO
Non si sa se Giulio si sia messo a disegnare il primo prototipo proprio durante il Cenone, ma quei disegni sono ancora lì a testimoniarne l’intuizione. Una intuizione che ha consentito a lui e a tutto il team Remate (Robotic Ecological Multi-waste Automatic Trashcan), di vincere la medaglia d’oro alla ventesima edizione delle WRO (World Robotic Olimpycs), le Olimpiadi Mondiali di Robotica di Izmir, in Turchia. Oro arrivato dopo aver vinto il Campionato Italiano di Robotica di Mestre, nella categoria Servizi al Cittadino.
Team Remate
Riconoscimenti che non sono frutto di improvvisazione, ma di un progetto specifico su cui i tre studenti stavano lavorando da un po’, mossi da uno studio secondo il quale entro il 2050 almeno 5 miliardi di persone vivranno nelle città, producendo una mole enorme e ingestibile di rifiuti. Il team Remate si è messo d’impegno a trovare una soluzione a questa emergenza e “dopo tre anni di lavoro, tra fallimenti e cadute, che gli hanno insegnato a lavorare in squadra, a rifinire debolezze e a esaltare i nostri punti di forza”, hanno portato a termine questo prototipo di Cestino intelligente, “Automatic Trashcan” in grado di riconoscere e differenziare automaticamente i rifiuti. Ognuno di loro ha un ruolo definito nel team: Giulio è il project manager e si è occupato della parte relativa all’Intelligenza Artificiale. Andrea si è occupato della parte meccanica, del copy e della grafica; mentre Paolo ha sviluppato la parte tecnica: elettronica e hardware.
In Turchia
Paolo racconta come “il prototipo sia nato per partecipare alla competizione nazionale di robotica. Il caso ha voluto che il tema delle Olimpiadi Mondiali di Robotica fosse l’ecologia, così abbiamo partecipato”, aggiudicandosi un’entusiasmante un insperato Oro, arrivato al termine di una rocambolesca notte passata tra tastiere in turco e cavi acquistati in improbabili bazar di Izmir. Inoltre, raccontano oggi divertiti, “dieci minuti prima della presentazione, che in Italia era stata curata nei minimi dettagli, coinvolgendo anche un docente di teatro dell’Amaldi, Automatic Trashcan non ne voleva sapere di funzionare”.

Il Liceo Scientifico Edoardo Amaldi
È stata un’esperienza avvincente da tutti i punti di vista che i tre studenti hanno condiviso con il loro coach, il professor Michele Somma, docente di Informatica del Liceo. “Per entrambe le competizioni abbiamo condiviso la stessa stanza di albergo, sia in Turchia che a Mestre” racconta il prof orgoglioso dei suoi ragazzi “che lavoravano giorno e notte alla loro presentazione”. Si è infatti stabilita una modalità di lavoro “da club” che è andata oltre il progetto scolastico. Insieme al coach, la Preside prof.ssa Carmela Rossiello ricorda il professor Michele Macina, scomparso recentemente, e sottolinea, “l’importanza di investire risorse da hoc nelle eccellenze che popolano i banchi delle scuole”.










Il futuro
Per i tre ragazzi si sta per concludere la parentesi scolastica. Dopo il diploma ognuno di loro prenderà la propria strada. Andrea è certo di voler fare Fisica all’Università, mentre Paolo continuerà con la Robotica e con l’Ingegneria Informatica nella Capitale, al college universitario dell’Elis. Giulio non si preclude nessuna possibilità. L’idea è quella di trasferirsi all’estero in una università prestigiosa, ma per il momento non ha niente di deciso, “vado dove sono le opportunità”, e se le opportunità sono in Puglia meglio ancora.