Tre liceali pugliesi, medaglie d’oro alle Olimpiadi Mondiali di Robotica

La storia di Giulio Gismondi Paolo Vairo e Andrea Tarasca del Liceo Scientifico Edoardo Amaldi di Bitetto (BA).

Redazione Galattica

14 gen 2025
I membri del Team Remate mostrano con orgoglio il loro prototipo di cestino intelligente presso il loro stand espositivo.
La scintilla

A volte basta una scintilla. Magari proprio la notte di Natale. Così è capitato a Giulio Gismondi, studente del Liceo Scientifico Edoardo Amaldi di Bitetto (BA), che insieme a due suoi compagni, Paolo Vairo e Andrea Tarasca, cercava una soluzione innovativa per un problema sempre più emergenziale: migliorare la raccolta differenziata dei rifiuti.

Tre giovani del Team Remate posano con i certificati ricevuti durante la premiazione Future InnovatorsTre giovani del Team Remate posano con i certificati ricevuti durante la premiazione Future Innovators
Team Remate – Premiazione Future Innovators


Medaglia d’Oro alla WRO

Non si sa se Giulio si sia messo a disegnare il primo prototipo proprio durante il Cenone, ma quei disegni sono ancora lì a testimoniarne l’intuizione. Una intuizione che ha consentito a lui e a tutto il team Remate (Robotic Ecological Multi-waste Automatic Trashcan), di vincere la medaglia d’oro alla ventesima edizione delle WRO (World Robotic Olimpycs), le Olimpiadi Mondiali di Robotica di Izmir, in Turchia. Oro arrivato dopo aver vinto il Campionato Italiano di Robotica di Mestre, nella categoria Servizi al Cittadino.

Team Remate

Riconoscimenti che non sono frutto di improvvisazione, ma di un progetto specifico su cui i tre studenti stavano lavorando da un po’, mossi da uno studio secondo il quale entro il 2050 almeno 5 miliardi di persone vivranno nelle città, producendo una mole enorme e ingestibile di rifiuti. Il team Remate si è messo d’impegno a trovare una soluzione a questa emergenza e “dopo tre anni di lavoro, tra fallimenti e cadute, che gli hanno insegnato a lavorare in squadra, a rifinire debolezze e a esaltare i nostri punti di forza”, hanno portato a termine questo prototipo di Cestino intelligente, “Automatic Trashcan” in grado di riconoscere e differenziare automaticamente i rifiuti. Ognuno di loro ha un ruolo definito nel team: Giulio è il project manager e si è occupato della parte relativa all’Intelligenza Artificiale. Andrea si è occupato della parte meccanica, del copy e della grafica; mentre Paolo ha sviluppato la parte tecnica: elettronica e hardware.

In Turchia

Paolo racconta come “il prototipo sia nato per partecipare alla competizione nazionale di robotica. Il caso ha voluto che il tema delle Olimpiadi Mondiali di Robotica fosse l’ecologia, così abbiamo partecipato”, aggiudicandosi un’entusiasmante un insperato Oro, arrivato al termine di una rocambolesca notte passata tra tastiere in turco e cavi acquistati in improbabili bazar di Izmir. Inoltre, raccontano oggi divertiti, “dieci minuti prima della presentazione, che in Italia era stata curata nei minimi dettagli, coinvolgendo anche un docente di teatro dell’Amaldi, Automatic Trashcan non ne voleva sapere di funzionare”.

Tre membri del Team Remate posano accanto al prototipo del cestino intelligente durante un evento espositivo
Team Remate – Prototipo del Cestino Intelligente


Il Liceo Scientifico Edoardo Amaldi

È stata un’esperienza avvincente da tutti i punti di vista che i tre studenti hanno condiviso con il loro coach, il professor Michele Somma, docente di Informatica del Liceo. “Per entrambe le competizioni abbiamo condiviso la stessa stanza di albergo, sia in Turchia che a Mestre” racconta il prof orgoglioso dei suoi ragazzi “che lavoravano giorno e notte alla loro presentazione”. Si è infatti stabilita una modalità di lavoro “da club” che è andata oltre il progetto scolastico. Insieme al coach, la Preside prof.ssa Carmela Rossiello ricorda il professor Michele Macina, scomparso recentemente, e sottolinea, “l’importanza di investire risorse da hoc nelle eccellenze che popolano i banchi delle scuole”.

Selfie del Team Remate con il Professore Somma presso lo stand della World Robot Olympiad.
Il Team Remate e il Professore Somma posano nello stand di presentazione durante l’evento Future Innovators Senior, mostrando il prototipo innovativo
L'immagine cattura il momento dell’arrivo del Team Remate in aeroporto, durante una trasferta per partecipare a un evento innovativo. I membri del team trasportano bagagli e materiali essenziali per il progetto
Membri del Team Remate lavorano sul prototipo del cestino intelligente in una stanza d'hotel.
Tre membri del Team Remate discutono davanti a un laptop durante una riunione serale in una camera d’hotelIl Team Remate si dedica a una sessione di lavoro serale in hotel, confrontandosi sulle strategie per il progetto Future Innovators
Selfie del Team Remate con il Professore Somma presso lo stand della World Robot Olympiad.
Il Team Remate e il Professore Somma posano nello stand di presentazione durante l’evento Future Innovators Senior, mostrando il prototipo innovativo
L'immagine cattura il momento dell’arrivo del Team Remate in aeroporto, durante una trasferta per partecipare a un evento innovativo. I membri del team trasportano bagagli e materiali essenziali per il progetto
Membri del Team Remate lavorano sul prototipo del cestino intelligente in una stanza d'hotel.
Tre membri del Team Remate discutono davanti a un laptop durante una riunione serale in una camera d’hotelIl Team Remate si dedica a una sessione di lavoro serale in hotel, confrontandosi sulle strategie per il progetto Future Innovators
Selfie Team Remate con il Professore Somma
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Il futuro

Per i tre ragazzi si sta per concludere la parentesi scolastica. Dopo il diploma ognuno di loro prenderà la propria strada. Andrea è certo di voler fare Fisica all’Università, mentre Paolo continuerà con la Robotica e con l’Ingegneria Informatica nella Capitale, al college universitario dell’Elis. Giulio non si preclude nessuna possibilità. L’idea è quella di trasferirsi all’estero in una università prestigiosa, ma per il momento non ha niente di deciso, “vado dove sono le opportunità”, e se le opportunità sono in Puglia meglio ancora.

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