Dieci progetti vincitori per le residenze artistiche nei Nodi
Redazione Galattica
Arte, comunità e nuovi immaginari nei territori di #pugliagalattica
Redazione Galattica

La co-progettazione è un percorso lungo, pieno di imprevisti e modifiche progressive, un recadrage continuo fra ciò che era precedentemente nel quadro e ciò che entra in camera e richiede di essere messo a fuoco per continuare una narrazione fuori dal plot. È una pratica che richiede un allenamento continuo dell’ascolto dell’altro e, nel caso ci si occupi di politiche giovanili, anche del trovare il momento giusto per scrivere una sceneggiatura in cui altri possano prendere in mano la camera e raccontare la propria storia in un film a scrittura collettiva.
La residenza artistica di Giuseppe Di Liberto, organizzata e curata da Archivio RitrovaTA nel nodo tarantino della Rete Galattica, nasce entro la co-progettazione continua portata avanti nel Nodo di Taranto come pratica metodologica per comprendere come i giovani vogliano raccontare e vivere la nostra città.
Archivio RitrovaTA è un’organizzazione giovanile impegnata da circa due anni nel recupero degli home movies, i filmini di famiglia girati in analogico e registrati su pellicola, e nella loro valorizzazione culturale e artistica come patrimonio immateriale delle trasformazioni urbane e sociali della città di Taranto. Un’associazione che nasce da un gruppo di amici che decidono di supportarsi a vicenda nello sviluppo di un progetto; una storia di amicizia che diventa un progetto condiviso con un’intera città.
Durante le attività di co-progettazione del Nodo Galattica di Taranto abbiamo provato a fare un recadrage su Archivio RitrovaTA, per costruirgli attorno uno spazio sicuro in cui testare una modalità nuova di racconto e utilizzo dei filmini di famiglia, una palestra di apprendimento in cui l’organizzazione, composta da giovani operatori culturali e artisti, potesse sviluppare un progetto finanziato dal pubblico, consapevoli delle scarse possibilità di accesso a micro-finanziamenti soprattutto su temi legati ai linguaggi contemporanei dell’arte. L’avviso pubblico per la programmazione di residenze artistiche di arte contemporanea nei Nodi della Rete Galattica promosso dalla Regione Puglia con Puglia Culture e ARTI è stata l’occasione per passare da una co-progettazione condivisa ad una palestra progettuale, dalla teoria alla pratica.









Taranto è una città in trasformazione, in cui i cantieri legati alla riqualificazione di spazi pubblici e palazzi comunali sono solamente l’elemento più evidente di un fermento, sociale e culturale, alimentato da un flusso continuo di giovani che tornano a confrontarsi con la propria città e si impegnano a ri-costruirla anche con i propri sguardi. Con Archivio RitrovaTA abbiamo ipotizzato un percorso di indagine che uscisse dal Nodo Galattica e si confrontasse con uno degli elementi a cui la città è più legata: l’acqua, il mare e quella superficie di contatto con la città, la soglia delle promenade, delle spiagge e delle banchine.
Da qui nascono le due lezioni sull’arte contemporanea di Lorenzo Montinaro, giovane artista tarantino, e i due laboratori tenuti da Giovanni Talamo e da Giuseppe Di Liberto. Il primo laboratorio ha coinvolto la comunità del nodo nel recupero delle memorie visive legate al mare attraverso il filmino e le foto della propria famiglia; il secondo ha invitato i partecipanti ad una sessione di disegno dal vero sulle sabbie di quello che fu Lido Taranto, una delle spiagge urbane della città oggi ancora molto vissuta e frequentata – nonostante i divieti di balneazione – da una parte della nostra comunità e, in questi mesi, al centro di una profonda trasformazione che richiama l’esigenza di una partecipazione cittadina alla risignificazione di questo spazio pubblico.
Questa continua altalena fra il passato e il presente ha il climax nella realizzazione dell’installazione temporanea al centro del progetto di residenza. Qui, un residuo architettonico è stato trasformato per qualche ora in un display che ha raccolto il lavoro di ricerca svolto dall’artista e da Archivio RitrovaTA. Il pubblico, i passanti e i residenti si sono ritrovati su una banchina dell’isola di Taranto Vecchia ad osservare lo scorrere, su doppio schermo, delle immagini delle acque che videro, raccontate attraverso filmini del passato, disegni e nuovi video, supportati da un paesaggio sonoro realizzato grazie alle collaborazioni con Cristiano Viola – sound artist – e Anna Rita Leone – cantante lirica – giovani interpreti di una comunità giovanile attiva che manifesta l’urgenza di prendere parte a progetti che la rimettano al centro.










Una zattera legata con una cima marinara alla bitta dell’isola, quasi pronta a prendere il largo, è il luogo che abbiamo scelto per questa installazione. Non sappiamo per quanto tempo questa piattaforma galleggiante sarà ancora ormeggiata là; tutto il lungomare della Città Vecchia di Taranto sta vivendo un processo di riqualificazione che quotidianamente elimina alcuni elementi che ne hanno costituito l’identità per le generazioni più giovani. Con questo progetto installativo, parte della residenza, abbiamo voluto ricordare un pezzo nella nostra storia contemporanea, una città di inizio millennio espressa solamente in potenza che non ha avuto mai il coraggio di lasciare che l’imprevisto accadesse. L’utilizzo di questa piattaforma galleggiante è un monito ed un invito a ripensare questo passato come il luogo in cui oggi è possibile esplorare le possibilità del riuso attraverso le pratiche artistiche.
L’opera finale, esposta a Casa Viola, sede del Nodo di Taranto, è intitolata “Le acque che vidi non saranno più le stesse” e racconta l’insieme di questo processo maieutico. Racconta come attraverso l’arte si possano creare nuove letture, nuove collaborazioni, nuovi usi degli spazi pubblici. Racconta di come le organizzazioni giovanili possano farsi carico di pezzi della narrazione delle nostre città con impegno, rabbia e amore… se messi nelle condizioni per poterlo fare.
Peppe Frisino
Nodo Galattica di Taranto
Redazione Galattica
Arte, comunità e nuovi immaginari nei territori di #pugliagalattica
Redazione Galattica
Laboratorio urbano, centro culturale ibrido, luogo di aggregazione intergenerazionale e di sperimentazione. Grazie alle politiche regionali l’ex centrale elettrica nel centro di Andria è diventata L'Officina San Domenico.
Redazione Galattica
Accesso gratuito a risorse e documenti sulla storia e le tradizioni della Puglia.