Nuove energie per fare impresa nel Mezzogiorno

Resto al Sud 2.0 mette a disposizione voucher, contributi a fondo perduto e servizi di tutoring per giovani under 35 che vogliono avviare un’attività nelle regioni meridionali: domande dal 15 ottobre 2025

Invitalia

13 ott 2025
Resto al Sud 2.0 Contributi a fondo perduto per le nuove imprese nel Mezzogiorno

Sta per partire un’opportunità concreta per chi è giovane e vuole investire nel proprio territorio, senza dover cercare altrove le condizioni per crescere.
Resto al Sud 2.0, la nuova misura gestita da Invitalia, sostiene la nascita e lo sviluppo di imprese e attività professionali nelle regioni del Mezzogiorno, offrendo contributi economici, voucher e un percorso di accompagnamento dedicato.

L’iniziativa, introdotta dal Decreto Coesione 2024, amplia e aggiorna il programma “Resto al Sud”, con condizioni ancora più vantaggiose per chi ha meno di 35 anni e intende avviare un’attività autonoma, imprenditoriale o professionale.

A chi si rivolge Resto al Sud 2.0:

  • giovani under 35 residenti nelle regioni del Sud Italia (o che hanno in programma di trasferirvisi dopo l’approvazione del progetto) che risultino inoccupati, inattivi o disoccupati, chi rientra nel Programma GOL (Garanzia di occupabilità dei lavoratori), lavoratori e lavoratrici “working poor”;
  • persone fisiche che non abbiano già un’attività avviata nello stesso settore per cui presentano domanda;
  • imprese individuali, libere professioni o società (anche cooperative), purché il controllo dell’attività resti in capo a soggetti under 35 per almeno tre anni.

Quali sono le agevolazioni

Resto al Sud 2.0 sostiene progetti imprenditoriali o professionali di nuova costituzione attraverso:

  • un voucher di avvio fino a 40.000 euro, che può salire a 50.000 euro per investimenti in innovazione, digitalizzazione o sostenibilità ambientale;
  • un contributo a fondo perduto, che copre fino al 75% delle spese per programmi fino a 120.000 euro, e fino al 70% per programmi tra 120.000 e 200.000 euro.

Le spese devono essere rendicontate entro 9 mesi, prorogabili a 12, e sono ammissibili per:

  • attrezzature, beni e servizi;
  • ristrutturazioni e opere edili, se coerenti col progetto (fino al 50% del programma di spesa);
  • piattaforme digitali, consulenze e arredi.

È previsto anche un servizio di tutoraggio (fino a 5.000 euro) per supportare i beneficiari nella gestione e nello sviluppo dell’attività.

Quali sono le iniziative finanziabili:

  • attività produttive nei settori dell’industria e dell’artigianato, nonché della trasformazione dei prodotti provenienti dall’agricoltura, dalla pesca e dall’acquacoltura (ma per questi settori restano escluse attività di produzione primaria);
  • attività connesse alla fornitura di servizi a persone e a imprese;
  • attività nel settore turistico;
  • attività relative al commercio;
  • attività libero-professionali (sia in forma individuale che societaria).

Come e quando presentare domanda

Lo sportello per la compilazione e presentazione delle domande sarà aperto dalle ore 12:00 del 15 ottobre 2025.
Nei giorni precedenti è necessario procedere con la registrazione dell’iniziativa richiedente le agevolazioni e indicare un eventuale delegato, accedendo alla sezione “Anagrafica e deleghe”.

Le domande vanno presentate esclusivamente online sulla piattaforma Invitalia, con accesso tramite identità digitale (SPID, CNS, CIE); è richiesto l’uso di firma digitale e di PEC.

Le domande sono valutate con procedura “a sportello”, in ordine cronologico, fino all’esaurimento delle risorse.

Trovi tutte le informazioni e la modulistica necessaria sulla pagina: www.invitalia.it/incentivi-e-strumenti/resto-al-sud-20

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