Autoimpiego e Resto al Sud 2.0: pubblicato il decreto attuativo

Incentivo

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

08 set 2025
Logo tricolore del Ministero del lavoro e delle politiche sociali

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale n. 193 del 21 agosto 2025, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha dato il via libera al decreto 11 luglio 2025 che definisce criteri e modalità per richiedere gli incentivi Autoimpiego e Resto al Sud 2.0, previsti dal Decreto Coesione (D.L. 60/2024, convertito dalla legge 95/2024).

L’obiettivo della misura, gestita da Invitalia, è sostenere chi vuole avviare una nuova attività autonoma o d’impresa, con particolare attenzione ai giovani under 35 in cerca di occupazione.

Due programmi, un unico obiettivo

  • ACN – Autoimpiego Centro-Nord
    Per iniziative con sede in Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche.
  • RSUD – Resto al Sud 2.0 Per iniziative con sede operativa in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Chi può accedere

Possono richiedere gli incentivi i giovani under 35 che siano:

  • inoccupati, inattivi o disoccupati, anche in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione (come definite dal PN GDL);
  • disoccupati iscritti al programma GOL.
Quanto si può ottenere

Il contributo è concesso sotto forma di voucher a fondo perduto fino al 100% dell’investimento:

  • Centro-Nord: fino a 30.000 € (elevabili a 40.000 € per progetti di innovazione, digitalizzazione o sostenibilità).
  • Mezzogiorno: fino a 40.000 € (elevabili a 50.000 € con le stesse finalità).

Per programmi di investimento più strutturati, è possibile richiedere:

  • fino al 75% a fondo perduto per progetti fino a 120.000 €;
  • fino al 70% a fondo perduto per progetti tra 120.000 € e 200.000 €.

Ogni iniziativa riceve inoltre servizi di tutoring per un valore di 5.000 €, utili a sviluppare competenze gestionali e garantire il corretto utilizzo dei fondi.

Spese ammissibili e vincoli

Sono escluse le spese per consulenze legali o fiscali, materie prime, utenze, affitti, terreni e immobili non funzionali.
Sono invece ammesse consulenze tecniche da enti del terzo settore (fino al 30% del programma di investimento).

Le spese devono essere sostenute entro 16 mesi dalla concessione (prorogabili fino a 20).
È possibile richiedere la NASpI in un’unica soluzione e cumularla con il contributo.

Le iniziative devono essere nuove, non semplici riaperture di attività cessate nei 6 mesi precedenti con lo stesso codice ATECO.

Come presentare domanda

La procedura è a sportello, attivabile sia da persone fisiche sia da soggetti giuridici.
Un provvedimento ministeriale definirà le date di apertura, i moduli e la documentazione richiesta.

Invitalia si occuperà di istruttoria, concessione, erogazione e tutoraggio.
L’Ente Nazionale per il Microcredito garantirà la formazione e l’accompagnamento, mentre Sviluppo Lavoro Italia coordinerà la promozione e il raccordo con CPI e Camere di commercio.

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