Foreverland, la startup pugliese del cioccolato senza cacao

Carruba e cioccolato: Foreverland rinnova l’antica tradizione per offrire un’alternativa sostenibile al cacao nel mondo del dolce.

Redazione Galattica

28 ott 2024
Foto di gruppo del team dei fondatori di Foreverland
Carruba e cioccolato

Era tutto scritto in quello che la nonna di Giuseppe gli ripeteva sempre quando era piccolo: “la carruba è il cioccolato dei poveri”. Perché in tempo di guerra la carruba fungeva da succedaneo del cacao, che costava moltissimo e non si trovava con grande facilità. E chissà se gli è rimasto cucito addosso quel ricordo in tutti questi anni. Fatto sta che oggi Giuseppe D’Alessandro è Chief Marketing Officer di Foreverland, la startup che fa prodotti al sapore di cioccolato ricavato dalla carruba.

Fotografia del pantettone Parco La Serra realizzato in collaborazione con Foreverland
Fotografia del packaging della box per San Valentino Freecao di oreverland
Fotografia del packaging della bon bon box di Foreverland
Fotografia del pantettone Parco La Serra realizzato in collaborazione con Foreverland
Fotografia del packaging della box per San Valentino Freecao di oreverland
Fotografia del packaging della bon bon box di Foreverland
Freecacao - Pantettone Parco La Serra x Foreverland
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Dalla Puglia alla Puglia

Fondata nel maggio 2023 da D’Alessandro e altri tre soci, tra Conversano (BA) e Milano, Foreverland si appresta a trasferire tutte le attività in Puglia anche grazie ai 3,4 milioni di euro raccolti in un round Seed. Il team lo scorso ottobre si era aggiudicata la XVI edizione della Start Cup Puglia come vincitore assoluto e, in seguito, aveva raggiunto il primo posto nella categoria Industrial al PNICube. Questo nuovo finanziamento permetterà all’azienda di entrare nella sua prossima fase di crescita, supportando l’espansione europea e la realizzazione del primo impianto produttivo a Putignano (BA).

Cibo a prova di futuro

Il nome, Foreverland, sembra quello di un parco giochi, come ammette lo stesso Giuseppe, ma in realtà sintetizza l’intenzione dei founder: “creare prodotti a prova di futuro, che permettano a questo pianeta di vivere per sempre”. Per questo D’Alessandro ha lasciato il suo lavoro in un’industria del food e, con Massimo Sabatini, già attivo nel mondo delle startup, si sono lanciati in questa nuova avventura con l’obiettivo di creare una valida alternativa al cacao, noto per essere un ingrediente davvero poco sostenibile. Qui hanno presto trovato il supporto di due tecnici del foodtech come Riccardo Bottiroli e Massimo Brochetta e il viaggio verso l’alternativa al cacao è iniziato davvero.

Quattro ragazzi che si abbracciano e fanno facce buffe mentre sono in posa per una fotografia di gruppo
Quattro ragazzi sorridenti in posa per una fotografia di gruppo
Quattro ragazzi che si abbracciano e fanno facce buffe mentre sono in posa per una fotografia di gruppo
Quattro ragazzi sorridenti in posa per una fotografia di gruppo
Team founders Foreverland
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Cacao VS Carruba

E forse proprio qui è tornato quel ricordo della nonna e della carruba “cioccolato dei poveri”. “In realtà non l’avevo mai assaggiata”, dice sorridendo Giuseppe, “al massimo da bambino la portavo agli asini”. Invece, lavorandoci con il giusto supporto tecnologico, “abbiamo scoperto che è una pianta incredibile con molti benefici, resistente ai cambiamenti climatici e che necessita di poca acqua”. A differenza del cacao che è il primo ingrediente per consumo di acqua, 24 mila litri per ogni chilogrammo prodotto, oltre ad essere il terzo per emissioni di CO2. Cifre ragguardevoli anche per riguarda la deforestazione, il 45% in Costa d’Avorio e Ghana, e lo sfruttamento del lavoro minorile, con più di 1,5 milioni di bambini impiegati per la sua raccolta.

Choruba

La ricerca del team ha portato alla creazione di Choruba, un ingrediente rivoluzionario a base di carrube italiane, che è stato brevettato e che viene venduto in gocce o liquido, in diverse varianti e applicazioni, ad aziende del settore alimentare. Decisivi i primi finanziamenti degli acceleratori di impresa come FoodSeed di Cassa Depositi e Prestiti e Eatable Adventures, tra i principali acceleratori foodtech. “Con questi finanziamenti abbiamo creato la struttura che ha sede a Milano, con gli uffici e il laboratorio di ricerca. Poi sono arrivate le prime assunzioni e i primi prodotti del catalogo di referenze”.

Foto di gruppo del team di Foreverland al Premio Nazionale per l’Innovazione
Foto di gruppo per la vittoria della start up Foreverland
Vincitori del premio Sigep 2024 posano per una foto
Riccardo Bottiroli, uno dei founder di Foreverland mostra il primo premio vinto alla FoodTech World Cup
Foto di gruppo del team di Foreverland al Premio Nazionale per l’Innovazione
Foto di gruppo per la vittoria della start up Foreverland
Vincitori del premio Sigep 2024 posano per una foto
Riccardo Bottiroli, uno dei founder di Foreverland mostra il primo premio vinto alla FoodTech World Cup
Team Foreverland al PNI
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Il futuro

Oggi Foreverland impiega dieci persone con un’età media che non supera i trent’anni e da gennaio si stabilirà definitivamente in Puglia, a Putignano (BA), dopo aver mosso i primi passi proprio nella regione di D’Alessandro, prima di affermarsi a Milano. “L’intenzione di tornare qui era già ben presente in tutti noi, poi panzerotti e focaccia hanno fatto tutto il resto”, dice ridendo. “In realtà qui abbiamo trovato terreno fertile e persone seriamente interessate al nostro lavoro e all’approccio del lavoro di startup. In particolare, la Regione e gli enti ad essa collegati stanno agevolando la creazione di un vero e proprio ecosistema di startup”.

Tre macroaree

A proposito di futuro, grazie ai fondi raccolti nel round Seed, Foreverland sta sviluppando tre macro aree di investimento: “da una parte l’impianto industriale di 1000 tonnellate a Putignano (BA) con il supporto del fondo TecnoNidi (attraverso cui la Regione Puglia sostiene le startup e imprese innovative di piccola dimensione); poi l’ampliamento del team, sia dal punto di vista tecnico che sul fronte ricerca. Infine, a proposito di ricerca, la linea di investimento più importante è per continuare a innovare e cercare nuovi ingredienti e nuove formulazioni, non solo per quanto riguarda l’alternativa al cioccolato, ma anche per quanto riguarda prodotti affini come le creme spalmabili”.

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