Formazione digitale e lavoro: un bando nazionale dedicato alle donne

L’accesso alle competenze digitali è ancora segnato da forti disparità di genere e, in Italia, le donne hanno tassi di occupazione più bassi e retribuzioni inferiori rispetto agli uomini, oltre ad essere sottorappresentate nei settori ICT (Information and Communication Technology) e STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica).

Con il bando “Futura+ – Iniziative innovative per accrescere le competenze digitali e offrire migliori opportunità professionali alle donne”, il Fondo per la Repubblica Digitale sostiene progetti che mirano a creare migliori condizioni di accesso, permanenza e crescita delle donne nel mercato del lavoro.

Cosa finanzia e a chi sono destinati i progetti

Le proposte progettuali devono essere rivolte alla popolazione femminile in età lavorativa tra i 18 e i 67 anni, con l’obiettivo di:

• accrescere le competenze digitali;
• migliorare le opportunità di inserimento, permanenza e riqualificazione nel lavoro;
• favorire l’inclusione sociale, con particolare attenzione alle donne in condizioni di maggiore fragilità.

Il bando mette a disposizione 15 milioni di euro complessivi;
ogni progetto può richiedere un contributo compreso tra 1 e 3 milioni di euro, per una durata tra 18 e 30 mesi, e può riguardare almeno due regioni o l’intero territorio nazionale (non sono ammessi progetti riferiti a una sola regione).

È previsto un costo unitario massimo di 3.500 euro per beneficiaria, calcolato come rapporto tra il contributo richiesto e il numero di donne che si intende formare.

Alle partecipanti può essere riconosciuta un’indennità di frequenza alle attività formative (in forma indiretta, ad esempio buoni pasto o buoni spesa) fino a 2,50 euro/ora e comunque non oltre 350 euro per beneficiaria (erogata solo in caso di completamento del percorso formativo).

Chi può partecipare al bando

Le proposte devono essere presentate da partenariati composti da 3 a 8 soggetti, che collaborano alla co-progettazione e alla realizzazione delle attività, individuando un soggetto responsabile che:

• è un ente pubblico o privato senza scopo di lucro;
• è costituito da almeno due anni;
• ha sede legale in Italia;
• presenta una sola proposta in qualità di soggetto responsabile (con specifiche eccezioni per università, centri di ricerca ed enti pubblici).

Gli altri partner devono essere a loro volta soggetti pubblici o privati senza scopo di lucro e avere sede legale in Italia.

Possono essere coinvolti anche partner for profit per apporti specialistici nelle attività formative digitali o nelle azioni di supporto all’inserimento e alla crescita professionale, che:

• devono avere sede legale o operativa in Italia;
• non possono gestire complessivamente più del 30% del contributo richiesto;
• non possono partecipare a più di una proposta.

Come e quando presentare domanda

Le proposte progettuali, complete di tutta la documentazione richiesta, devono essere compilate e inviate esclusivamente online tramite la piattaforma Re@dy, accessibile dal sito del Fondo per la Repubblica Digitale, entro le ore 11:00 del 18 dicembre 2025.